Non ho mai amato particolarmente la pasta di mandorle. E detto da una siciliana, sembra un’eresia. Ma c’era qualcosa in quella che preparava la nonna, un gusto speciale che la rendeva unica e buonissima. Ero troppo piccola per capire che l’ingrediente segreto fosse irreperibile sul mercato. Eppure lei ne aveva risorse infinite, che condivideva generosamente con tutto il suo nipotame. A Pasqua questo suo grande amore prendeva le dolci sembianze di una pecorella. Racchiuso in un recinto per non farlo scappare, con lo sguardo rassicurante di quella certezza incondizionata su cui io, i miei fratelli e i miei cuginetti potevamo sempre contare.
Con l’obiettivo di far commuovere la mamma, quest’anno ho deciso di riprendere la tradizione, da qualche anno sepolta sotto i ricordi. La ricetta della nonna, purtroppo, è andata persa nell’effimero destino delle parole non scritte. Quella che vi propongo è tratta da un libro sulla cucina siciliana, preso tanti anni fa come inserto al Giornale di Sicilia. Sfortunatamente non ho fatto in tempo a ereditare le doti decorative, per cui mi sono un po’ arrangiata d’intuito. Il risultato estetico è del tutto discutibile, considerato che ho trovato solo i coloranti giallo e rosso. Nonostante il suo aspetto itterico, però, il gusto è stato molto apprezzato. Chissà che non abbia maturato anch’io le grandi risorse di ingrediente segreto di cui disponeva la nonna.
Ingredienti per 1 pecorella
– farina di mandorle, 250g
– zucchero a velo, 250g
– acqua, 1/2dl
– essenza di mandorle amare, qualche goccia
– cannella
– vanillina
– coloranti alimentari in polvere, marrone e rosso
Mettete l’acqua e lo zucchero in un tegame e, dopo aver mescolato, scaldatelo a fiamma bassa. Cuocete e mescolate per circa 10 minuti. Fuori dal fuoco, unite poche gocce di essenza di mandorle amare, un pizzico di cannella e la vanillina, in busta oppure in gocce. Aggiungete la farina di mandorle e girate il tutto con un cucchiaio di legno, fino a ottenere un impasto. Aiutatevi con le mani qualora fosse necessario. Appena si sarà formata la “palla”, ponetela su un tagliere rivestito con della pellicola. Lavorate l’impasto fino a quando non diventa liscio e compatto. Se dovesse risultare troppo secco, bagnatevi appena le mani sotto l’acqua corrente e rilavorate la pasta.
Una volta pronta, formate un salsicciotto e premete la pasta di mandorle sullo stampo della pecorella. Richiudete con l’altra metà dello stampo, premendo bene in modo da imprimere bene la trama sulla pasta. Eliminate con un coltello eventuali avanzi di pasta dalla parte inferiore. Staccate delicatamente la pecorella e mettetela ad asciugare per 24 ore.
Il giorno dopo, diluite i colori in poca acqua e, con un pennello sottile, riprendete la lana e i lineamenti della pecorella. Lasciate asciugare per altre 24 ore, poi mettetela nel recinto, decorando con la bandierina pasquale sul dorso, con la coccarda al collo e con qualche ovetto di cioccolato intorno.
woooooow, che bella pecorella. Complimenti ^_^ era difficilissima da fare…
Difficilissima da decorare, più che altro! 🙂 In realtà la ricetta è abbastanza semplice, provala e vedrai. 😉
Io la trovo carinissima!! Non ti piace la pasta di mandorle!! Io la trovo buonissima… un abbraccio e buona serata
Grazie mille per il commento incoraggiante! Non è che proprio non mi piaccia, ma già non sono molto amante dei dolci e tra tutti la pasta di mandorle non mi fa impazzire. 🙂 Se però provi la mia ricetta fammi sapere, in famiglia da me hanno molto apprezzato! Buonanotte
Io invece adoro la pasta di mandorle in qualunque sua declinazione! Ancora mi sogno dolcini che anni fa mi portò un’amica dalla sicilia…
La pecorella è carinissima e la ricetta mi attira moltissimo, la proverò!
Se ami così tanto la pasta di mandorle sarai sicuramente in grado di darmi un giudizio attendibile della ricetta 🙂 Fammi sapere se la provi! A presto.
Alla fine l’hai fatto davvero di mandorle!! bene! comunque grazie per avermi aggiunto tra i tuoi link! mi fa molto piacere che ti piaccia così tanto il mio blog. un caro saluto! 😉
Eccerto! 🙂 Sono di parola io! 🙂 Non c’è di che per il link, è un piacere vedere le tue fotografie e le tue ricette. A presto!
Stupenda!
Grazie! 🙂 Beeeh!
anche tu la pecorella hihihi complimenti! bacioni!
eh si, hai visto? Però in sicilia non la facciamo ripiena 😉
Ciao! Sono contenta che tu sia riuscita a fare la tua pecorella! è un procedimento completamente diverso dal mio, ma l’importante è il risultato finale. nel periodo pasquale è molto facile trovare nei negozi specializzati i pennarelli alimentari, specifici per colorare le pecorelle: trovi il marrone e il rosso, ma anche il nero, il blu…
Un bacione! Stefania
Infatti, i pennarelli sarebbero stati l’ideale. Al supermercato ho trovato solo quelli liquidi, che non permettono di tracciare linee scure e definite ahimé 😦 In effetti, a Milano, non conosco nemmeno un negozio specializzato. Mi informerò meglio. Grazie per la visita!
Mi copio la ricetta: mi paicerebbe tanto provarla 😀
La trovo bella e mi ricorda l’infanzia, complimenti!
Provala, mi raccomando! E se non hai gli stampini puoi sempre fare dei dolcetti, tutto sommato è molto semplice da preparare questa pasta di mandorle 😉