Crema di carciofi al caprino

Chiacchierando con La Cucina Ghiotta sulla pagina Facebook di Nero di Seppia, mi ha parlato della sua vellutata di carciofi e pane croccante. Inutile dirvi che solo a vedere le foto mi è venuta l’acquolina in bocca, tanto da volerla preparare subito. Vi presento la mia versione in una variante golosina, dove il gusto rotondo del carciofo viene arricchito dal sapore pungente del caprino semi stagionato. Con questa ricetta inauguro una nuova categoria, “Riciclare con gusto“. Già, perché è fatta solo con i gambi dei carciofi, avanzati dopo i piatti delle feste. Un’idea semplice ma altrettanto gustosa, provare per credere!

Ingredienti per 2 persone
– gambi di carciofi, 4
– patata, 1
– cipolla, 1
– aglio, 1 spicchio
– caprino stagionato, 100g
– olio evo
– sale e pepe
– dado vegetale, 1
– acqua, 1/2 litro
– vino bianco secco, 1/2 bicchiere
– pane di Altamura, 2 fette
– burro, 1 noce
– prezzemolo, 2 ciuffetti (per decorare)

Sbucciate l’aglio, privatelo del germoglio centrale e schiacciatelo con il palmo della mano. Sbucciate la cipolla e tagliatela a spicchi. Con un pelapatate, raschiate i gambi dei carciofi. Eliminatene le estremità, poi tagliateli a tocchetti. Pelate le patate e tagliatele a cubetti. Mettete tutto a rosolare in un tegame a fiamma alta, mescolando spesso con un cucchiaio di legno. Date una macinata di pepe nero. Bagnate col vino, fate evaporare, poi unite l’acqua e il dado. Girate bene, portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma. Lasciate cuocere mezz’oretta, finché le patate non sono un po’ sfatte. Aggiungete metà del caprino spezzettato, poi frullate il tutto con il mixer a immersione. Regolate di sale.

In un padellino antiaderente, sciogliete il burro e fatevi dorare le fette di pane da entrambi i lati, a fiamma moderata. Salatele leggermente in superficie e sistemate sul pane il restante caprino tagliato a fettine. Impiattate la crema e adagiatevi sopra i crostini di pane, decorati con un ciuffo di prezzemolo. Condite il tutto con una macinata di pepe fresco e un giro d’olio crudo.

22 risposte a "Crema di carciofi al caprino"

  1. Francesca

    Ma che bellezza! In effetti la mia versione era un po’ dietetica!Il caprino ci sta benissimo non mancherò la prossima volta di abbinarcelo!! Io dopo le feste ho reciclato le cipolle in agrodolce, con un po’ di inventiva oggigiorno si fa tutto!

  2. faremilano

    Buona molto buona. Letta la ricetta mi è venuta subito la voglia di andare a comprare l’occorrente, detto e fatto. Facile e veloce nell’esecuzione rientra a pieno titolo nel mio libro delle ricette!!! Grazie Doriana

  3. Marinella

    Doriana mi sembra veramente geniale l’idea di riciclare i gambi dei carciofi! Ma cosa mai farei senza di voi!? E smettetela di farmi sentire banale, qui siete piene di idee stupende! A parte poi che solo a leggere ‘caprino stagionato’ avrei un certo appetito, altro che languorino!
    Idea azzeccatissima, complimenti davvero!
    Bacione e buona settimana.
    Mari

    • Doriana Manzella

      Tu sei matta, altroché 🙂 tanti complimenti tutti insieme non vanno mica bene!!! 🙂 quanto ai gambi, da me vige la legge del “non si butta via niente”, maturata dopo anni di pigrizia x andare al supermercato quando in frigo ci sono le balle di fieno 🙂

  4. Daria

    Giusto l’anno scorso, durante la settimana del cibo a Milano, ero stata ad una lezione di riciclo in cucina, e oltre ad essermi piaciuta tantissimo l’idea anche i piatti preparati mi avevano pienamente soddisfatta, trovo che la tua sia una bellissima idea,perché se è vero che la consistenza di alcune parti di molti ortaggi non è adatta per alcune preparazioni, per piatti che richiedono un passaggio al mixer sono perfetti e conferiscono esattamente lo stesso gusto della parte “nobile”. La proverò sicuramente!

    • Doriana Manzella

      Esattamente cara Daria! Mi sono ritrovata con questi gambi che profumavano proprio, ancora da crudi. Mi sembrava uno scempio gettarli e come dici tu si prestano meglio per essere frullati perché non sono “fibrosi” come le foglie – per cui la crema non richiede un passaggio al setaccio. Sono contenta che ti ispiri la ricetta, se la provi fammi sapere! a presto

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