La cresta delle Alpi, cosparse di zucchero a velo come fosse neve, si staglia immensa
sul cielo terso, azzurro come il fiocco di un neonato, liscio come una vestaglia di seta.
Le porte della città si aprono nel generoso abbraccio dei portici su piazze sconfinate,
sale da ballo di un palazzo reale sceso per strada a celebrare tutta la sua grandezza.
Eccola. È Torino. Un’elegante signora avvolta dal calore del legno degli antiquari
e dal profumo di cioccolato, adorna di sinuosi gioielli in ferro battuto. Aperta sulle rive
che la dissetano, sponde di una vena dinamica che sconvolge l’ordine delle sue strade.
Sorride austera, mentre si specchia sulle vetrine di botteghe dalle insegne liberty, annodando il suo passato ai papillon dei camerieri di antichi caffè.
Torino mi ha incantata, è una città austera ma allo stesso tempo “morbida”. Come la crema di gianduia che ho comprato da Gobino…ancora me la ricordo…
a presto!!
Per la crema al gianduja, a me hanno consigliato Ghigo in via Po. Quanto a torino mi trovi assolutamente d’accordo, è di un’eleganza avvolgente… come il cioccolato! A presto!
allora presto proveremo anche Ghigo 🙂 non ci facciamo scappare nulla!
Poi fammi sapere, mi raccomando 😉
Mamma mia che merenda! Iooo subito, e di sicuro quando sono premestruale ;-D!
Sono stata a Torino per la prima volta l’anno scorso per la fiera del libro, ma mi sa che non ho mangiato abbastanza cioccolata!
Grazie anche per la visita, ed il commento sugli involtini: quelli di riso pero’ non si dovrebbero friggere… o almeno, io non ci ho mai provato, magari se ci provi inventi qualcosa di nuovo! 🙂
Fammi sapere
ciao
A.
Già, io l’ultima volta che li ho fatti li ho rosolati appena con un filo d’olio ed erano tutti croccantini fuori ma morbidini dentro. Se posto una mia versione ti faccio sapere! Grazie anche a te per la visita, a presto.
Non avete idea di quanto mi possa riempire di gioia leggere questi commenti (che per altro mi trovano completamente d’accordo!! 😉 ) sulla mia città… Vedo che hai visitato anche il Bicerin… spero che tu abbia apprezzato al meglio l’antica, meravigliosa bevanda e quella torta di nocciole con cioccolata calda che hai immortalato… 😉
Complimenti per la descrizione assolutamente poetica… 🙂
Mi fa davvero piacere che il mio post e i suoi commenti abbiano suscitato in te questa gioia.
Il bicerin è davvero una delizia e vedo che hai riconosciuto la torta nel dettaglio, brava 😉
Grazie anche per i complimenti, spero di rivederti presto da queste parti.
Quando ero un po’ più giovane una saltuaria colazione domenicale al Bicerin era un rito irrinunciabile! La loro torta di nocciole con cioccolata è inconfondibile! 😉 E quella colazione, fatta dopo le 10.30, è praticamente un pranzo! 😉
Altroché! Non mi ricordo dove ho letto che “merenda” ha un significato che deriva da “meritato”. Chissà cosa bisognerebbe fare per meritarsene una a base di Bicerin e torta nocciole e cioccolata! 🙂
Bè, questo articolo è una gradita scoperta!
Torino è davvero una città magica nel momento in cui ci si prende una pausa ai tavolini di un bar, tutto assume una dimensione diversa.
Ok, forse sono di parte, visto che ci vivo da sempre 🙂 però trovo che sia davvero così.
Felice che tu abbia avuto un riscontro positivo dalla città! A presto! 🙂
Mi fa piacere sapere che una persona che ci vive da sempre ne abbia apprezzato il mio ritratto. 🙂 Grazie per la visita. A presto!
Figurati! 🙂
Nei miei giri di recensione dei caffè di Torino, appena troverò un altro locale per un ottimo bicerin te lo farò sapere! 🙂
Volentieri! Ci conto allora 😉