Al Nord, nell’uggiosa provincia della capitale lombarda, l’erba cresce verde e rigogliosa e nutre il latte delle vacche che mettono al mondo vitelli sani e belli in carne. Per questo le cotolette le fanno con i nodini di vitello. In Sicilia, invece, il sole batte accecante su terre aride e infuocate che danno alla luce melanzane purpuree dalla polpa turgida e ricca di sapore. Per questo le cotolette le fanno con le melanzane. E siccome l’isolano una parentela non la dimentica, per quanto lontana possa essere, i campi trinacrini accolgono con amore anche le razze forestiere: le tunisine. Dolci, come il tramonto su Djerba. Lisce, come le dune del Sahara. Irriverenti, come i dedali della Casba. Proprio le migliori per la nostra irresistibile ricetta di oggi.
Ingredienti per 4 persone
– melanzana tunisina (tonda, viola), 1 grossa
– uova, 3
– pan grattato, 12 cucchiai
– menta, 6 rametti
– parmigiano grattugiato, 6 cucchiai
– olio per friggere (olio di arachidi o di semi di girasole), 1/2 litro
– sale e pepe
Tagliate le melanzane per la larghezza a fette da 1/2 cm circa. Mettetele a bagno in acqua e sale per almeno 30 minuti. Sgocciolatele e asciugatele molto bene.
Passatele nell’uovo sbattuto, poi in un composto di pangrattato, menta tritata e parmigiano, condito con una macinata di pepe. Ripetete l’operazione, passando velocemente le fette nuovamente nell’uovo e poi nel composto di pangrattato, premendo per fare aderire bene. In questo modo andiamo a creare una doppia panatura, che avrà una duplice funzione: da una parte, otterremo una crosta super croccante e buonissima; dall’altra, la crosta più spessa, coagulandosi a contatto con l’olio caldo al momento della frittura, eviterà alla polpa di melanzana di assorbire troppo olio. Se non desiderate la doppia panatura, dimezzate le quantità di ingredienti necessari per il composto di pangrattato.
Friggete le fette di melanzane impanate in abbondante olio caldissimo (160°C), scolatele bene con un ragno e mettetele su un vassoio foderato con carta assorbente. Aggiustate di sale e servite caldissime.
irresistibile davvero questa ricetta!!!
Ti assicuro che una volta provata non potrai più farne a meno 🙂
sono d’accordo! Buonisssssime xx
Complimenti per l’ottimo gusto, Katy! 😀
Adoro le melanzane!
Mi é piaciuto tantissimo questa ricetta.
Un abbraccio
Léia
A chi lo dici, in Sicilia la melanzana è sacra! 🙂 A presto!
Se non fosse perchè sono fritte, fatte così me le mangerei tutti i sacrosanti giorni! Mi ricordano tanto l’infanzia… ora che l’orto di mio padre straborda di melanzane, direi ke un frittino lo si può fare! 😉 Grazie per questa splendida ricetta e le foto, meravigliose! Bacio e buona serata!
Massì, ogni tanto un po’ di fritto ce lo possiamo anche concedere. Non demoniziamolo! 🙂 Evviva le cotolette di melanzane! 🙂 Grazie a te per i complimenti e per la visita 😉
Troppo simpatica la questione uggiosa-provincia=nodini, sole accecante=melanzane!! E troppo buone queste cotolette con doppia panatura alla menta, che voglia che mi hai fatto venire!!!
Eheh, grazie, mi fa sempre piacere quando riesco a strappare un sorriso a qualcuno 🙂 Le cotolette sono davvero buonissime, da provare assolutamente! 😉
Le adoro! 🙂
Quest’anno in campagna dai miei suoceri sono cresciute delle tunisine fantastiche! Piccoline, il loro sapore concentrato e intenso…esemplari meravigliosi! Una sera le ho fritte a cotoletta, è vero…così le chiamiamo! Erano sublimi. Mi piace la tua ricetta, io di solito non metto il parmigiano ma dovrò provarlo prima o poi! :)))
Quella del parmigiano è una dritta che mi ha dato la mamma di un mio amico marsalese, perché in casa mia mia madre non lo metteva. Le rende più saporite e golose, anche se quando la melanzana è davvero buona – come gli esemplari cresciuti dai tuoi suoceri – non è necessario aggiungere altro! Un’altra variante è quella di aggiungere la granella di mandorle alla panatura. E cmq anch’io le adoro, sono una delle cose più irresistibili al mondo! 🙂 Ma si vede che noi in Sicilia cresciamo con il culto della sacra melanzana!
Oddio che voglia di mangiarmele. Dopo una serata di confessioni e abbracci e saluti e vecchie amiche (con la mia storia e le loro storie), ce le avessero servite… allora si, sarebbe valsa la pena di tutto! Non sento la terra, piuttosto l’asfalto della mia città (e c’è asfalto e asfalto e quello di Milano sotto la pioggia ha il suo perchè), ma sento il profumo e sento il suono della Tunisia, che adoro.
Non sto a dire sempre le stesse cose (tanto è stupenda la ricetta e bellissime sono le foto).
Un abbraccio
Mari
Quando sei un po’ giù, quando sei un po’ su ma in fondo non sai se crederci davvero, quando Milano è un po’ grigia e odora di asfalto bagnato, quando le saracinesche abbassate di bar e negozi ti lasciano sola a pensare a quello che vuoi veramente… quando è così preparati la mia ricettina, e niente avrà più importanza se non assaporare il gusto autentico della vita.
Che buoneeeee, me le faceva sempre mia nonna! Buonissima questa tua versione!
Sono contenta di averti riportato alla mente ricordi legati a tua nonna 🙂 e concordo, sono veramente troppo buone!!! 🙂
Non so se amo più la ricetta o la tua presentazione! ottime queste melanzane… non sai cosa darei per averne ora un paio da mangire così, con le mani, per poi leccarmi le dita! Ma non credo che a lavoro approverebbero!
ahaha per poi impiastricciare tutta la tastiera e il mouse di briciole e unto? 😀
Io mi schiero dalla parte delle siciliane, del sole abbacinante e tutto il resto.
E ora metto Nerodiseppia tra i link di Pampelmuse!
Un saluto,
Rablù
Grazie, ne sono lusingata! 🙂
Che buone, queste non le ho ancora provate…segno la ricetta…CIAO SILVIA
Silvia, devi provarle per forza, sono spettacolari! 🙂
certo che queste bontà non mancherò di provarle! le melanzane le mangerei tutti i giorni, e ora che sono in vacanza in Sicilia ne ho in abbondanza, grazie per la ricetta.
Camy
Soprattutto, per questa ricetta è fondamentale avere delle buone melanzane saporite che difficilmente trovi altrove se non in Sicilia. Approfittane! 🙂
troppo ghiotte, buonissime!
Eh si, sono super golose 😉 Te le consiglio vivamente!
Mi devi togliere una perplessità: ma le tunisine sono quelle che noi chiamiamo “violette”? Le trovo molto più toste e dolci di quelle scure e dopo frittura, hanno un sapore fantastico. Non c’è neanche bisogno di metterle sotto sale. La cotoletta di melanzana mi fa lo stesso effetto della frittata di spaghetti: me la sogno di notte! Un abbraccio, Pat
Credo proprio di sì Patty. Sono tonde, di un colore che sfuma dal bianco al viola brillante e dolci, quasi prive di quella punta di acidità che hanno le classiche melanzane lunghe. Esattamente come dici tu, non è necessario nemmeno metterle sotto sale. Se non hai mai provato le cotolette devi assolutamente rimediare… ma solo se ti senti pronta… perché poi non si torna più indietro!!! ehehe
Irresistibile la ricetta (che farò stasera), ma irresistibile soprattutto la tua scrittura! Un bacio
Grazie Benedetta! 🙂 Se vuoi seguirmi su Facebook, in homepage sulla destra trovi il link alla mia pagina. Da lì avrai tutti gli aggiornamenti del caso in merito al blog 😉 Benvenuta!
il gusto particolare delle melanzane panate fa dimenticare la carne, sono buonissime, se permetti possiamo definirle; fettine agricole?
Eheh assolutamente! Io le adoro ma vanno fatte con moderazione perché se ne mangiano quintalate! Magari ti farà piacere, quest’estate ho preparato delle bozze per un reportage su come si fa il formaggio 😉 Stay tuned!
Grandissimo il “fattore” menta!!
Da oggi le farò sempre così
Bacione
Lu
un tocco in piu davvero speciale 🙂 e se vuoi ancora di piu, prova con la granella di mandorle 🙂
Ho parecchie melanzane in frigo raccolte con le mie manine. Quale destino migliore???? Le adoro fatte così………un po’ caloriche ma chissenefrega, ogni tanto ci vuole.
Assolutamente, la loro fine migliore! 🙂 E poi hai ragione, a volte bisogna concedersi un peccato di gola e questo ne vale tutta la pena!
Fatte ieri, unitamente a delle deliziose polpette di ceci!!!!
Grande!!! E complimenti per l’accostamento, direi perfetto. Mi dai la ricetta delle polpette di ceci? Ti sono piaciute le melanzane a proposito?