Da buon leoncino, amo il sole e il calore. E ogni tanto, in queste giornate freddoline mi piace rievocare qualche ricordo estivo. Lo so, lo so, i pomodori non sono più di stagione. Ma anche in pieno inverno, nella mia cucina non possono mai mancare. La ricetta che vi propongo oggi è un richiamo nostalgico dei pranzi in terrazza inondati di luce: le sedie di plastica, i tovaglioli ballerini fermati dalle posate e il mare a capotavola. Un modo semplice e veloce per rivivere la leggerezza delle vacanze ormai lontane.
Categoria: Antipasti e contorni
Tartellette crudo, fichi e quartirolo
Ci sono domeniche in cui mi sveglio e non ho voglia di pensare a cosa mi piacerebbe fare della mia giornata. E quando è così, tagliare la testa al toro è semplice: decido di cucinare tutto il giorno. Così, stamattina mi sono infilata tuta e Allstar in direzione latteria, l’unico barlume di speranza nel raggio di venti chilometri per trovare gli ingredienti che mi servivano. Destino volle che la feta non ci fosse e mi viene suggerito il quartirolo come sostituto. Scopro che questo delizioso formaggio lombardo DOP, dal tocco più delicato, in origine era tipico proprio di questo periodo dell’anno, in cui le vacche, di rientro a valle dopo l’estate trascorsa in montagna, gustavano l’ultima erba fresca prima dell’inverno. L'”erba quartirola”, per l’appunto. E siccome non avevo ancora utilizzato niente del premio vinto con il contest Il Molino Chiavazza, ho deciso di fare queste tartellette in versione integrale. A voi la ricetta!
Peperoni all’aceto balsamico
Rieccomi. Attraverso il corridoio buio guidata dal filo di luce polverosa che filtra dalle tapparelle. Le tiro su. Nell’aria l’odore della casa che si sveglia dopo un lungo sonno. Seguo l’aroma delle spezie che durante la mia assenza si è impadronito della cucina. È arrivato il momento di riaprire il gas. Ma c’è ancora voglia di estate.
Cotolette di melanzane
Al Nord, nell’uggiosa provincia della capitale lombarda, l’erba cresce verde e rigogliosa e nutre il latte delle vacche che mettono al mondo vitelli sani e belli in carne. Per questo le cotolette le fanno con i nodini di vitello. In Sicilia, invece, il sole batte accecante su terre aride e infuocate che danno alla luce melanzane purpuree dalla polpa turgida e ricca di sapore. Per questo le cotolette le fanno con le melanzane. E siccome l’isolano una parentela non la dimentica, per quanto lontana possa essere, i campi trinacrini accolgono con amore anche le razze forestiere: le tunisine. Dolci, come il tramonto su Djerba. Lisce, come le dune del Sahara. Irriverenti, come i dedali della Casba. Proprio le migliori per la nostra irresistibile ricetta di oggi.
Carpaccio di zucchine
Super veloce, super light e super chic. Cosa chiedere di più a una ricetta? Che sia anche buona, direte voi! E io vi rispondo che non resterete delusi. Ho scoperto le zucchine crude grazie alla straordinaria cucina di mia zia Sery, che me le ha proposte a carpaccio. Mi sono permessa di rivisitare la sua idea con un mio tocco personale. Ho scelto di accostare il sapore dolce e delicato di questo ortaggio al gusto deciso della senape e del limone, aggiungendo una nota profumata con qualche foglia di basilico. La consistenza croccante delle zucchine si sposa alla perfezione con questa cremina vellutata, da dosare in base ai propri gusti. Una ricetta fresca e senza sensi di colpa, ideale per l’estate e per affrontare senza pensieri la prova costume.
Tortino di polipo e patate con pesto d’olive e fiore di zucca
La scorsa settimana, visitando come di consueto l’esilarante blog in cui Valerio M. Visintin, critico gastronomico e giornalista del Corriere della Sera, dispensa opinioni e ironie sul panorama della ristorazione milanese, ho letto una notizia interessante. Il Sadler, noto locale dell’omonimo Chef da ben 2 stelle Michelin, ha compiuto nientepopodimeno che un quarto di secolo lo scorso 3 giugno.
Ora devo essere sincera. La mia stima nei confronti di Sadler si basa solo sulla fiducia. Fondata più che altro sulla sua filosofia in cucina, fatta di prodotti e preparazioni tradizionali del nostro paese, accostati con grande creatività. Un’idea che mi sono fatta grazie a due fantastici libri, “Sadler – Le ricette di pesce” e “Sadler – Menù per quattro stagioni”. È da quest’ultimo che ho tratto la ricetta di oggi, la quale vuole essere un omaggio – o una sfida? – a questo grande Chef.
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Aspic di asparagi
La scorsa settimana ho chiesto ai fan della pagina Facebook di Nero di Seppia cosa preferissero trovare tra le prossime ricette, a scelta tra un primo, un secondo o un contorno. Quest’ultimo ha avuto la maggiore, con un interessante richiesta: “un contorno a base di asparagi?”. E quindi, cara Paola, eccoti accontentata.
Volevo proporvi una ricetta semplice che esaltasse il sapore unico di questo dono primaverile, senza troppi fronzoli, anche per poter accompagnare piatti principali elaborati senza costringervi negli abbinamenti. Quindi sono capitata sul blog Essenzalimentare, dove ho trovato proprio ciò che cercavo. Si tratta di un piatto molto elegante ma in realtà molto facile da realizzare, fresco e perfetto da gustare con il primo caldo. Inoltre, dal momento che va servito freddo, potete anche pensare di prepararlo tranquillamente il giorno prima. Infine, si può anche scegliere di servire questo aspic come antipasto leggero. Ecco la mia ricetta, con qualche piccola variante.

Sformatini 3P – porri patate e pistacchi
Qualche tempo fa, sulla pagina facebook di Nero di Seppia, ho chiesto ai fan cosa volessero trovare tra le successive ricette del blog. Il “like” decisivo è andato al gettonatissimo carciofo, seguito da un tenace pistacchio. Visto il successo riscontrato, mi è sembrato doveroso ripagare gli sforzi di chi, votando e reclutando voti, ha combattuto per portare
il mitico frutto verde sul podio.
Remake in veste brontese della ricetta di Fabien, questo piatto è semplice e veloce,
ideale come antipasto ma anche come contorno. A voi la scelta.
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