Nei post precedenti vi ho già confessato che la motivazione principale di questo nostro Road Trip nei Paesi Baschi era molto chiara: mangiare, benissimo e tantissimo. In quest’ottica, non poteva mancare nel nostro planning una tappa all graziosa Getaria. Questa piccola cittadina di pescatori si affaccia direttamente sull’Oceano Atlantico e presenta una caratteristica davvero unica: le sue strade sono punteggiate di barbecue en plein air, affiancati da cumuli di griglie a forma di pesce. Si tratta dei famosi asador dei numerosi ristoranti di pesce tipici del paesino, dove vengono grigliate tutte le specie ittiche più tipiche dei mari di questa zona.
Un esempio su tutti? Il pregiatissimo Rombo, rigorosamente selvatico. E a farla da padrone nella preparazione del prelibatissimo “Rodaballo a la parrilla” (Rombo alla griglia, appunto), è senza alcun dubbio il celeberrimo Elkano, ristorante di famiglia dove questa arte si tramanda di generazione in generazione, vantando addirittura una stella Michelin. Ma non aspettatevi uno stellato pretenzioso. Niente affatto. La stella qui premia l’eccellenza della materia prima e il massimo rispetto con cui viene trattata: “Noi non ci siamo inventati niente. Quando mio padre era giovane, i pescatori gli portavano ciò che avevano trovato in mare e gli chiedevano di prepararglielo alla griglia.” ci racconta Aitor Arregi, chef nonché figlio di Pedro Arregi ed erede del ristorante. Ed è con una grande passione che traspare dal suo sguardo che ci spiega quando e come apprezzare al meglio il rombo: quando è nel mese di maggio, momento in cui il pesce non si è ancora del tutto liberato della gelatina che lo aiuta nelle acque fredde dell’inverno; come è con le mani, dimenticando ogni formalità e assaggiando ognuna delle diverse parti del rombo apprezzandone consistenze e sapori differenti. Il risultato è un’esperienza culinaria sorprendente, di una semplicità disarmante dove i fronzoli vengono messi alla porta – e non se ne sente la mancanza.
Oltre al piatto forte, da Elkano abbiamo anche avuto il piacere di assaggiare i pregiatissimi “Percebes”, dei frutti di mare – dei crostacei in realtà – tipici della Galizia. Se ve li descrivessi a parole, probabilmente non li mangereste mai: hanno una forma davvero assurda, come dei gruppi di “dita” con delle “unghia”… forse fate prima a guardarli in foto qui sopra! Ciò che rende questi Percebes cosí prelibati, oltre al loro gusto di mare veramente unico, è la difficoltà nel pescarli, un’attività molto pericolosa che possono fare solo alcuni professionisti specializzati, visto che gli animaletti in questione amano crescere lungo le scogliere, proprio dove si infrangono le onde più violente.
Come contorno, immancabili i famosissimi “pimientos del Piquillo”, dei peperoni rossi tipici della zona, anche questi arrostiti sulla griglia esterna. Il gusto è cosí intenso e delizioso che viene da commuoversi… Ad accompagnare il nostro pranzo è un calice di vino bianco tipico della zona, il Txacoli, leggermente mosso, semplice, fresco e abbastanza leggero da permetterci di rimetterci subito in strada, ma non prima di una rilassante passeggiata digestiva per Getaria.
Cerchiamo qualche ispirazione su Tripadvisor e troviamo la “Ruta del Flysch”, a Zumaia. Ci lasciamo guidare da Google Maps, fidandoci fin troppo ciecamente… finché non ci ritroviamo in una mulattiera di montagna con le caprette che ci attraversano la strada, l’eco delle campane delle mucche che risuona in tutta la vallata e un asfalto sempre più “rustico”. Indecisi se tornare indietro – e tra le scongiure di mio marito che mi chiede dove diavolo l’abbia portato – riusciamo ad arrivare a quello che sembra un parcheggino. Molliamo l’auto e saliamo su un piccolo sentiero, e dopo poche decine di metri tutto prende senso. Sotto di noi, a strapiombo, il mare. A fianco, delle scogliere frastagliate dalle forme uniche, e tutto intorno mille sfumature di verde intenso dalle morbide colline, segnate dalle venature dei sentieri e da gruppi sereni di animali al pascolo. Un panorama mozzafiato a 360 gradi. La tappa finisce qui, ma restate in linea per la prossima…
Articolo e foto stupendi! Complimenti!
Grazie mille Olivia! Spero che ti piacciano anche le prossime tappe 🙂 a presto