Adoro i viaggi in macchina. Mi piace vedere come i paesaggi sfumano uno dietro l’altro, mostrando sempre qualcosa di nuovo e allo stesso tempo qualcosa che si portano dietro da quello precedente. Mi piace il fatto che in auto non hai praticamente orari e puoi seguire i tuoi ritmi naturali, senza stressarti per andare in aeroporto, in stazione, o per lo spazio in valigia, i sacchettini di plastica, i chili di bagaglio consentiti… Ovviamente sapete bene che adoro anche mangiare, mangiare bene. E quindi, fatto 1+1, non mi rimaneva che di avventurarmi in un road trip enogastronomico tutto Europeo, all’insegna del buon cibo e del buon vino, a destinazione di una delle località più rinomate per ogni “foodie” che si rispetti: i paesi Baschi. Partenza da Bruxelles, una settimana di tempo, circa 3000km da percorrere, 3 paesi da attraversare e soprattutto… un bagagliaio da riempire di prodotti tipici! Nei prossimi post vi mostrerò ciò che ho scoperto lungo tutto il viaggio, tappa dopo tappa, piatto dopo piatto… E oggi iniziamo da Versailles, la prima fermata del nostro tour.

Partenza di venerdí sera dopo il lavoro, poche ore di macchina dopo arriviamo a Versailles. Troppo tardi per trovare un ristorante aperto, scegliamo per questa prima tappa un grazioso appartamentino in modo da essere indipendenti, Le Logis Versaillais, avvisando dell’orario di arrivo. Abbiamo prenotato un “appartement supérieur” e ci assegnano il “Le Bosquet de l’Encelade“. La ragazza che ci accoglie è gentilissima, ci spiega per filo e per segno tutto ciò che dobbiamo sapere sull’appartamento, dove possiamo parcheggiare, ci mostra i supermercati vicini, la boulangerie per i croissant per la prima colazione e ci consiglia un ristorante per la sera successiva. Avendo portato un sugo da casa, ci prepariamo un piatto di pasta abbastanza facilmente – occhio solo che non c’è una cappa, per cui non credo sia l’ideale per lunghi soggiorni. La sistemazione è minuta, ma il letto è enorme e davvero comodo. Importantissimo per prepararci al resto del viaggione!

Il giorno dopo sveglia con calma e passeggiatina direzione Reggia di Versailles. Su consiglio di un’amica parigina acquistiamo i biglietti online per ridurre le file, e si rivela una saggissima decisione. Scegliamo il biglietto “passport” che sostanzialmente dà accesso a tutto (reggia, palazzo di Maria Antonietta e giardini con fontane musicali), al costo di 25 Euro.
Il biglietto include un’audioguida gratuita. Io detesto le audioguide, mi annoiano da matti e mi sento quasi obbligata ad ascoltare tutto. Ma insomma, cosí è. La verità è che il palazzo è inondato di gente, una quantità infinita di persone accalcate in ogni singola stanza. La reggia è senza dubbio splendida, ma la gestione della folla è davvero pessima e rovina tutta l’esperienza.

E qui mi direte – la parte più bella di Versailles in ogni caso sono senza alcun dubbio i giardini. Verissimo. Peccato che piova. A dirotto. Ma non solo pioggia – anche vento e freddo. Insomma, probabilmente non il massimo per godere di tanta verdeggiante meraviglia. Aspettiamo di vedere le fontane musicali, il gran finale e… scappiamo a casa a bere un bombardino!

Un consiglio pratico: all’interno dei giardini ci sono diversi ristoranti. Noi ce ne siamo accorti dopo, e abbiamo mangiato un panino un po’ tristarello da Angelina, che si trova nel palazzo. Col senno di poi sarebbe stato più carino sedersi con calma in uno dei bistrot dei giardini.

La sera cena a base di carne da Chez Lazare – decisamente abbondante per cui suggerisco di andare direttamente al piatto unico.

Tra il tempo sfigato e la mega folla Versailles ci é piaciuta a metà. Ma siamo carichi per il resto del viaggio. Alla prossima tappa…
Quanti spunti interessanti…sono stata a Versailles molti molti anni fa…mi viene gia’ voglia di ritornarci. Grazie!
Attendo la prossima tappa…
tokyomelange
Grazie! 🙂 Per la prossima tappa torna domani… si va a Bordeaux!