Sono già trascorsi diversi mesi dal primo post e mi sono accorta di non avere ancora pubblicato una ricetta a base di carne. Quello che vi propongo oggi è un evergreen della cucina siciliana, un piatto veramente irresistibile da gustare in ogni momento dell’anno. Si tratta degli involtini alla palermitana, un secondo sfizioso che profuma di alloro, con il suo cuore mediterraneo inconfondibile. Presentati nelle varianti al forno o in padella, sfumati con vino bianco, questi rotolini sono un’esplosione di sapori di cui non riuscirete più a fare a meno.
Ingredienti per 4 persone
– fettine di vitello sottili, 12
– pangrattato, 1oog
– caciocavallo siciliano stagionato grattugiato, 50g
– caciocavallo siciliano fresco, 100g
– aglio, 1 spicchio
– cipolla, 1
– foglie di alloro
– olio evo
– sale e pepe
– stecconi di legno
– vino bianco, 1 bicchiere (se scegliete la cottura in padella)
Stendete le fette di carne su un tagliere e battete leggermente con un batticarne, avendo cura di non romperle. In una ciotola, mischiate il pangrattato con il caciocavallo grattugiato, il caciocavallo fresco a dadini, sale, pepe e olio fino ad ammorbidire il ripieno.
Mettetene una cucchiaiata su ogni fettina di carne unta. Arrotolate e formate gli involtini. In uno steccone di legno, alternate gli involtini a fette di cipolla e foglie di alloro. Passate un filo d’olio sugli involtini, metteteli in una teglia unta o foderata con carta da forno e cuocete a forno caldo a 180° per circa 25 minuti. Salate ancora caldi e servite subito. In alternativa, per avere un risultato più morbido, potete scegliere di cuocere gli involtini in padella con un filo d’olio, sfumando con del vino bianco a fine cottura.
Guarda, non è per fare commenti gratuiti, davvero….ma le tue ricette sono sempre bellissime!! e tutte da provare!
Grazie ancora, sono veramente contenta che ci sia qualcuno che le apprezzi. 🙂 Se ne provi una non esitare a lasciarmi un commento, si accettano suggerimenti, miglioramenti e idee!
Mmmm buonissimi, li ho preparati una volta insieme ad un mio amico palermitano per il mio compleanno, una delizia!
Beh, non c’è che dire, complimenti per le amicizie! 🙂 Ottima e istruttiva 😉 A presto.
Gustosissimi questi involtini!!!! Bravissima! Baci, Titti
Merci Titti! 😉
Li ho mangiati una volta in Sicilia, non ho modo di replicarli perchè ovviamente non trovo il formaggio adatto…ma che gola mi fanno, al solo ricordo!
Puoi sostituire il caciocavallo grattugiato con del semplice grana/parmigiano/pecorino, mentre al posto di quello fresco a cubetti puoi usare dell’asiago o del provolone (meglio se piccante). Non è proprio la stessa cosa ma sono buoni ugualmente. 🙂
Ho famissima, sono così stuzzicanti e saporitissimi, una capatina gliela darei volentieri.
Ehi quando hai tempo ti va di scrivermi qualcosa del tuo viaggio in provenza ???? Un abbraccio Angela
Certamente! Noi siamo partiti in auto da Milano, direttamente fino a Marsiglia. Lì ci siamo fermati 2 notti, per vedere la città (imperdibile un pranzo a base di frutti di mare da Chez Toinou), una delle isole del Frioul (bellissime) e le Calanche (un mare splendido, abbiamo pranzato a Sormiou in un posto che si chiama “Le Lunch”, caro ma tutto a base di pesce freschissimo). Abbiamo fatto la Route des Crètes, una strada panoramica sulle creste delle montagne che offre scorci panoramici mozzafiato a strapiombo sul mare. Da evitare se soffrite l’auto o se le stradine di montagna vi spaventano! 🙂
Poi siamo andati ad Aix En Provence (da assaggiare i “calissons”, dolcini di pasta di mandorle) mezza giornata, giusto il tempo di fare un giretto a piedi e di gustarci un aperitivo a base di Pastis (liquore d’anice). Abbiamo proseguito per Arles, dove ci siamo fermati una notte. Lì c’è da vedere l’arena, molto bella, il celebre caffè del dipinto di Van Gogh (un po’ turistico ormai). C’è anche un ristorantino delizioso, si chiama “Le Criquet” e fanno un ottimo carrè d’agnello. In linea di massima, però, Arles è un po’ morta come cittadina, almeno nel centro storico.
Se poi non ricordo male, abbiamo fatto un salto a Les Baux de Provence, dove c’è un bellissimo castello arroccato. Prima di ripartire abbiamo fatto un giro in macchina nella Camargue, arrivando a Sainte Marie de la Mer (qui trovi baracchini per strada che vendono prodotti tipici come il riso, il riso rosso e il sale). Da lì siamo poi andati a Nimes, una città davvero notevole. Tra l’arena, il Pantheon (non entrate, non ne vale la pena), i giardini e il resto, c’è davvero un bel po’ da vedere. Poi puntatina a Pont du Gard, un bellissimo acquedotto romano praticamente intatto, immerso in un paesaggio splendido. Vi consiglio il b&b Le Pre Galoffre appena fuori Nimes, un buon rapporto qualità prezzo (trovi la mia recensione su Tripadvisor).
Proseguendo, siamo arrivati ad Avignone. Abbiamo alloggiato in un b&b bellissimo, La Prevote (anche questa su Tripadvisor). Avignone è molto bella e merita almeno una giornata intera, dal momento che una buona parte la si deve dedicare alla visita del Palazzo dei Papi. Poi c’è ovviamente il famoso ponte, davvero curioso e suggestivo.
Procediamo, e arriviamo a Lacoste. Qui abbiamo pernottatto al Domaine de Layaude Basse, B&B situato in un posto veramente incantevole in mezzo alla natura. La posizione è ottima per visitare i dintorni. Questa è la zona dell’ocra, una delle parti più belle di tutto il viaggio. Siamo stati al Colorado di Rustrel (occhio che se piove non vi si può accedere), a Roussillon (un paesino tutto rosso con le facciate dipinte in ocra naturale) e ai Sentieri dell’Ocra, assolutamente imperdibili. I colori sono spettacolari, mai visto niente di simile in vita mia (prova a googlare!). Anche Lacoste stessa è graziosa, si può salire fino al suggestivo castello del marchese De Sade.
Da lì abbiamo iniziato la discesa, passando per una strada panoramica sulle gole, les Gorges du Verdon (sono convinta che l’Ardèche meriti una vacanza a sé), e poi giù fino a Nizza. Lì abbiamo passato una notte e una giornata di puro relax, e poi di ritorno a Milano.
Due settimane veramente intense ma, come puoi ben vedere dalla mia descrizione, assolutamente indimenticabili! 🙂
Se vuoi sapere di più chiedi pure, mi fa tantissimo piacere 😉
che bellissimo viaggietto che hai fatto.. quindi anche tu consigli il viaggio in macchina ??? spetta che annoto tutto eh ^_^
Io partire da napoli, mi sa che è un tantino complicato 😦
Assolutamente macchina! Potreste prendere un volo fino a Marsiglia o Nizza e poi noleggiare un’auto. 🙂
Et voilà! Ti ho appena conosciuta (grazie della tua visita!) e con questi involtini mi hai subito conquistata! Squisiti, bellissime le foto e poi Siciliani! E ultimamente tutto ciò che è di Sicilia sfonda con me una porta aperta. Si, perché il mese scorso, dopo letteralmente anni che lo si diceva, abbiamo finalmente fatto un giretto di questa isola benedetta dal sole e dalle bellezze più incredibili. Dopo due giorni che ero lì, la sera ero già in internet a guardare il prezzo delle case e a sognare! A presto.
Mi fanno onore la tua visita, i tuoi complimenti e le lodi che tessi della mia splendida isola. Sono una siciliana atipica, nata all’estero e che vive a Milano, ma come vedi certe tradizioni non posso far altro che portarle avanti, specie in cucina. Spero di rivederti presto da queste parti!
Ciao! ho appena scoperto il tuo blog! complimenti sei bravissima!!! E questa ricetta è proprio come quella di mia zia! gnammm
Benvenuta! Mi fa piacere che ti piaccia il mio blog e che apprezzi le mie ricette. Se ti va, puoi anche seguirmi su Facebook (trovi il banner alla page sulla colonna di destra, o semplicemente cerca “Nero di Seppia” tra le pagine Facebook). A presto!