Timballo di pasta: Anelletti al forno alla palermitana

Sempre di fretta e un po’ latitante a causa degli ultimi deliranti impegni pre celebrazioni, arrivo salvandomi in corner con la regina delle ricette per le feste palermitane. Signore e signori, ecco a voi i mitici, unici, inimitabili anelletti al forno! Da Lussemburgo, ne approfitto per mandarvi i miei migliori auguri per un Natale dolcissimo e un Capodanno super frizzante.

Pasta al forno anelletti alla palermitana

 Ingredienti per una teglia di pasta al forno
– pasta (formato anelletti), 350/400g
– sedano, 1 cuore
– carote,1/2
– cipolla, 1/2
– passata di pomodoro, 7dl
– piselli, 200g (surgelati, già sgranati)
– carne trita di vitello (o metà vitello e metà maiale), 250g
– vino bianco secco, 1 bicchiere
– pangrattato, quanto basta
– caciocavallo grattugiato, 50g
– uova sode (facoltativo), 2
– olio extravergine d’oliva
– sale e pepe

Tritate finemente sedano, carote e cipolla e fateli appassire in una tegame con dell’olio. Una volta pronto il soffritto, unite la carne trita, condite con sale, pepe e una grattata di noce moscata, mescolate e fate rosolare. Appena la carne ha preso colore, sfumate a fiamma alta con il vino bianco. Fate evaporare, poi unite la passata di pomodoro. Portate a leggerissimo bollore, abbassate la fiamma e fate cuocere lentamente per 40 minuti, unendo poca acqua calda se il sugo si stringe troppo. Circa 20 minuti prima di ultimare la cottura, unite i piselli surgelati. Appena il sugo è pronto, regolate di sale. Tenete presente che dovrà rimanere piuttosto liquido, dal momento che durante la cottura in forno tenderà ad asciugarsi. Inoltre, la consistenza più “lenta” permette di completare la cottura degli anelletti una volta in forno. Quindi, lessate gli anelletti in abbondante acqua salata. Il passo successivo dipende molto dalla marca di pasta che usate. La Tomasello (la marca palermitana che uso io) non scuoce, per cui è sufficiente seguire i tempi di cottura indicati nel pacchetto. C’è chi suggerisce di passare la pasta sotto acqua fredda dopo averla scolata. Il mio timore è che così facendo venga lavato via l’amido, indispensabile per fungere poi da “collante” e creare il timballo. Altre marche produttrici dello stesso formato, come la De Cecco, potrebbero richiedere di scolare la pasta ancora al dente, per poi completare la cottura definitivamente in forno. Orientatevi in base alle indicazioni del pacchetto e se avete dubbi scrivetemi pure! 🙂 Ad ogni modo, una volta scolata la pasta, conditela con il ragù e con un po’ di caciocavallo grattugiato tenendone da parte un cucchiaio. Ungete di olio d’oliva extravergine una bella pirofila e cospargetela di pangrattato, facendolo andare bene dappertutto. Versatevi dentro gli anelletti, livellate e cospargete la superficie con il restante pangrattato mischiato al caciocavallo grattugiato e condito con un filo d’olio. Infornate per circa 30/40 minuti a 220°. Sfornate, fate raffreddare un po’, poi tagliate le porzioni e servite.

Nota: questa è la ricetta originale degli anelletti al forno, sebbene ogni famiglia palermitana ne prepari versioni diverse più disparate. Mia mamma, per esempio, ci mette anche qualche uovo sodo tagliato a spicchi per la lunghezza. Diciamo che questa è la trasgressione massima che io, da buona purista della cucina siciliana, posso apprezzare.

14 risposte a "Timballo di pasta: Anelletti al forno alla palermitana"

  1. Marinella

    Li ho assaggiati a Palermo nell’estate del 2005 e dubito che potrò mai scordarmeli! Grazie zia dell’amico che me ne fece una teglia enorme 🙂 E bravissima a te. Ti capisco molto per la mancanza di tempo, ma credimi, hai fatto molto più di me!
    Un bacione e a prestissimo
    Mari

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