I tenerumi sono le foglie e i germogli della zucchina “serpente di Sicilia”, quella con la buccia liscia e verde pallido, per intenderci. Hanno una consistenza vellutata, un sapore dolce e sono, appunto, tenerissimi. Quando l’estate è torrida e il caldo stende, non c’è niente di meglio di questa “quasi-minestra” per rinfrescarsi. Vi sembrerà un paradosso ma è proprio così. Da bambina, durante le mie vacanze in Siclia, mio padre si presentava a casa con montagne di tenerumi (felicissimo perché a Lussemburgo, città dove sono nata e cresciuta, sono pressoché introvabili). Per me era un incubo. Sul serio. Come poteva pensare di farmi mangiare una pasta brodosa, con le verdure cotte, nel bel mezzo di agosto? Ma come spesso accade, bisogna diventare grandi per apprezzare certi sapori. E ora non posso che condividere questa meravigliosa ricetta della mamma, immancabile nella famiglia di ogni palermitano che si rispetti.
La semplicità di questo piatto è disarmante e il risultato dipende quasi esclusivamente dalla qualità degli ingredienti, che devono essere assolutamente freschissimi.
Ingredienti per 6 persone
– tenerumi freschissimi, 1.3kg
– bucatini, 600g
– aglio, 1 grosso spicchio
– pomodoro, 400g
– olio evo
– sale e pepe
Mondate i tenerumi eliminando le foglie appassite. Metteteli a bagno per qualche minuto in acqua fredda in un’ampia ciotola, per fare depositare la sabbia sul fondo. Prelevateli delicatamente senza smuovere troppo l’acqua, svuotate e sciacquate la ciotola. Ripetete l’operazione finché non ci sarà più sabbia sul fondo. Non lasciate i tenerumi eccessivamente a bagno o appassiranno.
Rompete i bucatini con le mani, per ottenere dei bastoncini di pasta lunghi 3 o 4 cm.
Preparate il picchio pacchio: sbollentate il pomodoro e privatelo di pelle e semi, poi tagliatelo a pezzettini. Schiacciate l’aglio e mettetelo in una padella con un filo d’olio abbondante. Scaldate e, non appena l’aglio sarà dorato da tutte le parti, aggiungete il pomodoro. Salate, pepate e fate restringere bene. Questa volta, però, io ho usato dei pomodorini, semplicemente tagliati e senza eliminare pelle né semi.
In una grossa pentola portate abbondante acqua salata a bollore. Immergetevi i tenerumi, precedentemente tagliati grossolanamente a pezzi con un coltello, e cuocete per 5 minuti. Aggiungete i bucatini rotti nella stessa pentola. Appena sono cotti al dente, prelevate pasta e tenerumi con una schiumarola, metteteli in una bella insalatiera da portata e spolverate con una bella macinata di pepe nero. La pasta deve rimanere leggermente brodosa, ma non deve essere proprio una minestra (vedete foto).
Servite il picchio pacchio in tavola in una bella ciotolina con un cucchiaio: ogni commensale potrà aggiungerlo o meno alla pasta in base al proprio gradimento.
ecco un’altra ricetta che amo! e che a Palermo ho mangiato a volontà!
ero ospite a casa della famiglia, palermitana, del mio ex ragazzo. Mi hanno viziata, amata, coccolata e fatta ingrassare di 2 chili in 2 settimane (giuro!)…. ma come dire no a tutte le leccornie che preparavano per me, golosa romana con l’amore per il buon cibo siciliano? Infatti la loro soddisfazione nel vedermi divorare questo classico era tanta da avermelo riproposto in più occasioni!
Peccato che i tenerumi a roma non credo proprio di poterli trovare… ma meglio così… ci sono piatti che vanno mangiati sono nel loro posto di origine! 😉 complimenti davvero cara seppiolina!
Eppure a Milano ogni tanto si riescono a trovare. Certo, li paghi a peso d’oro, ma ne vale la pena se sono freschi! Sono certa che li trovi anche a Roma se cerchi bene. E comunque ti capisco benissimo, vado in Sicilia 3 settimane l’anno e ogni volta non riesco a non portarmi dietro qualche ricordino… addosso! Ma ne vale davvero tutta la pena 😉
si si… sono chili che non rimpiango di aver messo su! 😉
Ehehe! Sei l’orgoglio di tutti i siciliani, Giovanna! 😉
Mai mangiata ma come vorrei assaggiarla!
Buona, sana e rinfrescante: non puoi proprio perdertela! 🙂
Il picchio pacchio poi è la chicca da non perdere 😀
A te piace perché ti piace dirlo! Picchio pacchio! 🙂
tenerumi? Mai sentiti in vita mia! Proverò a cercarli anche a Milano, mi hai incuriosita! 🙂
Bisogna cercarli al mercato nelle bancarelle siciliane o pugliesi 😉 Da assaggiare assolutamente!
E chi li conosceva?! Mi struggo per le ricette che si apprezzano da grandi ma che erano il nostro tormento da piccoli. Bacio
In effetti è buffo come evolve il gusto. Figurati che non mangiavo assolutamente il pesce, ora invece impazzisco! 🙂
Non conoscevo i tenerumi prima di questo post, grazie! Di fatto è che questo piatto mi mette estremamente appetito ^_^
I LOVE TENERUMI !!! e la zuppa zucchine e patate con la crosta del grana no????!!!
Qui in toscana non riesco a trovarli ma al mercato di Pordenone si!!!!!!
In realtà mi hanno detto che questa tipologia di zucchina ha origini friulane..ma sarà verò????
La pasta zucchine e patate è un altro spettacolo! 🙂 Non conosco le origini autentiche della pianta ma l’anno scorso ho provveduto a diffonderne il culto a Milano: ho portato direttamente dalla Sicilia la zucchina essiccata con dentro i semi e l’ho portata a chi qui ha un orto 😉 In tenerumi we trust! 🙂
ciao Silvia, se non riesci a trovare i tenerumi vai a Firenze al mercato coperto di S. Lorenzo, oppure al mercatino all’isolotto il sabato mattina. Noi li abbiamo comprati ieri, faremo oggi a pranzo per gli amici che non li conoscono.
Elena, grazie mille per la dritta! Sono sempre uno spettacolo i tenerumi…
Anch’io non li avevo mai sentiti prima, da provare sicuramente.
Un bacio
Assolutamente, una delizia tutta da scoprire 😉 A presto!
Anch’io non li ho mai sentiti!!! Ma non hanno un altro nome?? con cosa si potrebbero sostituire?però la pasta è veramente invitante……Mi sono appropriata anch’io del libro di Sadler che hai usato per il polipo…è bellissimo!!! ciao, Franci
Non credo abbiano un altro nome, magari puoi trovarli anche come “tenerezze”. Ma se trovi una bancarella siciliana al mercato, chiedi dei tenerumi e non sbagli. La ricetta è molto semplice e si basa proprio sul sapore di questa verdura, che è delicato e dolce. Quindi sono piuttosto insostituibili. Se vuoi forse puoi provare a usare le erbette, ma chiaramente non sarebbe la stessa cosa 🙂 In ogni caso, puoi vedere come si presentano da questa foto.
Quanto al libro, è favoloso vero? Io ne ho già provate due o tre e sono fantastiche, ma vorrei provarle tutte! 🙂
Non li conosco, ma da quel che leggo mi sto perdendo qualcosa.
Ciao!
Direi di sì, vale la pena assaggiarlil almeno una volta nella vita 😉
Adoro la pasta semplice!
Non conoscevo i tenerumi.
Un abbraccio
Léia
Ciao Léia, grazie per esserti iscritta alla pagina Facebook di Nero di Seppia. Più semplice di così, in effetti, la pasta non potrebbe essere. Ma il segreto sta proprio nel sapore unico dei tenerumi: da provare! A presto.
I tenerumi non li conoscevo proprio e non so proprio dove trovarli. peccato perchè sembra proprio una gran ricetta.
Ciao! Non so dove voi abitiate, ma qui al mercato si trovano occasionalmente a Milano nelle bancarelle siciliane. Vale la pena cercarli! 🙂 A presto
che supersquisitezzaaaaaaa!!! complimenti, un bacione e buona domenica! 🙂
Buona domenica anche a te! 🙂 A prestissimo con la prossima ricetta 😉
Io ho seguito la ricetta e l’ho trovata deliziosa. Una bella variante rispetto al solito modo di cucinarli (a minestra). C’è piaciuta e la rifaremo!
Ciao Sara, sono contentissima che l’abbiate provata e ancora di più che vi sia piaciuta! 🙂 Baci!
Oggi al mercato ho trovato i tenerumi, non potevo crederci!!! proverò di sicuro la ricetta, speriamo bene….
Fantastico! Mi raccomando, fammi sapere poi 🙂 a presto
Bella questa versione con il pomodoro non disciolto nel sugo ma tenuto da parte, con contrasto di consistenza e di sapori… anche per me, sono stati un incubo da piccola, ai miei piacevano tanto, ma io proprio non li reggevo… ciao, ben trovata!
A casa mia il pomodoro si serve a parte perché mio padre ama gustare mezzo piatto “in bianco” e mezzo piatto “rosso” 🙂 Benvenuta Teresa! A presto
Ciao Doriana, il tuo blog mi è stato segnalato a Lussemburgo da una persona che ti conosce . Devo senz’altro ringraziarla per la segnalazione perché è molto bello e pieno di fotografie stupende. E poi essendo siciliana di origine come te mi struggo davanti alla foto dei tenerumi. Ma trovarli a Lussemburgo mi sembra veramente un’impresa disperata…..
Ciao Daniela, mi hai incuriosita! Di chi si tratta? 🙂 E comunque sì, è vero, trovare i tenerumi a Lussemburgo è piuttosto dura… dovessi scoprire un posto che li vende te lo faccio sapere ok? E grazie mille per tutti i complimenti!
Allora ci conto! Aspetto l’indirizzo dello spacciatore di tenerumi e altre siculo-itale prelibatezze a Lussemburgo. E per quanto riguarda la persona ti do’ un indizio: nel suo negozio probabilmente tua mamma organizzerà un vernissage…:)
Recepito! 🙂 Vedrò di farmi viva con qualche dritta, nel frattempo benvenuta nel mio blog 🙂